sabato 25 ottobre 2014

GeniusLoci De.Co. Case History.


Siamo particolarmente soddisfatti della presa di posizione della Regione Veneto. Perchè? rappresenta una netta demarcazione tra i tanti dilettanti allo sbaraglio, e chi quando meno conosce la differenza tra tutela e salvaguardia, tra promozione e identità. In sostanza un punto storico di non ritorno. Qualcuno perfino, anzichè mettere in evidenza l'idea semplice e geniale di Luigi Veronelli, si è inventato di tutto punto, inconcludenti disciplinari, commissioni, e regolamenti giustamente avversati dal Mipaf, dal buon senso e dalla maggioranza. Alcuni comuni va detto,  hanno da tempo preso le distanze, annullando in autotutela provvedimenti e delibere illegittime


  
Noi senza ombra di smentita già da qualche anno avevamo espresso    questa considerazione, che a quanto pare ancora oggi è attuale.








Le Città De.Co. tra identità e 
unicità dei territori.

La De.Co (Denominazione Comunale) nascono da una idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “ attraverso la De.Co il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità" rappresenta un  concreto strumento di marketing territoriale, ma  soprattutto un importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali.   I produttori agricoli e zootecnici ma anche i pescatori, e artigiani, custodiscono sapientemente un giacimento inesauribile della dieta mediterranea, costituiscono il collante tra i prodotti della terra e del mare e il territorio, rappresentano infatti gli ereditieri di un “savoirfaire” locale.  Elementi apprezzati da chi sceglie una vacanza diversa una vacanza negli alberghi diffusi e  nei agriturismi, e non solo, determinanti a qualificare il biglietto da visita del territorio. La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, etc) con il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie.  

Il valore di una De.Co.(Denominazione Comunale)  è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune. A memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale, e, forse la cosa più importante, l’autenticità del loro territorio di origine.   La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma il biglietto da visita di una comunità, sulla quale possono operare i sindaci per salvaguardare e valorizzare l'identità di un territorio.  
L’istituzione delle Città De.Co.,  consente l'avvio di una fase di sviluppo endogeno del territorio, dove la propria storia e la propria tradizione diventa la "risorsa" su cui investire il proprio futuro.
  Aspetti importanti che collocano l’idea delle Città De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.  Non potendo legare l'azione di forza alla qualità normata dai Reg. comunitari,(DOP ect) sta nell'unicità dell'identità l'azione vincente.
  A livello locale, quali elementi riflettono l'identità del territorio?
Ogni singolo comune,   possiede un patrimonio concreto che è l'espressione della propria tradizione. 
  Ció che è visibile: il paesaggio, l'architettura, il folklore, il patrimonio storico, il know-how, i prodotti locali, le lingue, la musica, la pittura,  ma anche nel modo di essere: stile di vita, atteggiamenti, etica sociale   L'identità, la promozione e la salvaguardia, dell’identità,  inevitabilmente si ripercuote sull'economia del territorio
 Valorizzare le specificità di una comunità  in un'ottica di sviluppo locale, vuol dire scoprire come poter integrare gli elementi dell'identità nei prodotti del territorio. Promuovere, nelle scuole e in seno alle associazioni locali, iniziative finalizzate alla scoperta delle radici storiche, favorendo la trasmissione di know-how dalle antiche alle nuove generazioni.
La Denominazione Comunale  è un processo culturale, non è un marchio di garanzia di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine    In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili, oltre che dannosi.(VEDASI BENE LA POSIZIONE DEL MIPAF E NON SOLO)  
A terroir, termine francese, preferiamo il latino genius loci, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso di programmazione partecipataGeniusLoci De.Co. ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il Percorso prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente innovativa.Il nostro percorso si articola in 10 steps da condividere con il territorio e per il territorio. Il format è stato presentato, al Poster Session del Forum Pa di Roma, e a VALORE PAESE economia delle soluzioni organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia.
Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili i momenti: uno spazio, un edificio, un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano.
  Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco l’obiettivo non secondario della legge, è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche della città L’auspicio che poi rappresenta la vera sfida, riuscire a realizzare una rete di Città  De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci.

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