La De.Co.( Denominazione
Comunale) è “un prodotto del territorio” con il quale una comunità si
identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie.
Con delibera di Giunta Municipale del 22.10.2014 n. 203 è stata
avviata la procedura per addivenire all’istituzione della De.Co.
(Denominazione Comunale) attraverso il percorso di programmazione partecipata
GeniusLoci De.Co.
“Valorizzare le specificità di una comunità, vuol dire scoprire come poter integrare gli elementi dell’identità nei prodotti del territorio, sostenere e valorizzare lo sviluppo locale, territoriale, culturale, obiettivi che questa Amministrazione aveva già individuato nel programma elettorale” afferma il Sindaco Nicola Catania
Le De.Co (Denominazione Comunale) nascono da un’idea semplice e
geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “attraverso la De.Co
il “prodotto” del Territorio acquista una sua identità“. Un’idea nata dal basso
per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che racchiude
l’Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, alla storia, alla
tradizione di un luogo.
La Denominazione Comunale
- afferma Nino Sutera – è un processo culturale, non è un marchio di garanzia
di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in
maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine”.
L’iniziativa si inquadra all’interno del percorso di
programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. ideato dalla Libera Università
Rurale Saper&Sapor Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM
ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO – “Salviamo il paesaggio,
difendiamo i territori”. Il Percorso prevede un modello dove gli elementi
essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come
specificità)Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente
innovativa. Il format è stato presentato al Poster Session del Forum Pa di
Roma.
Per garantire la sostenibilità di una De.Co. occorrono tre
principi, conclude Nino Sutera la storicità e l’unicità del prodotto da
promuovere, perché si eviti improvvisazioni che possono nascere da meri
interessi commerciali, la De.Co. come espressione di un patrimonio collettivo e
non a vantaggio di una singola azienda, e a burocrazia zero, quindi niente
disciplinari, commissioni, istanze, autorizzazioni, etc…
Partanna è una cittadina della Sicilia Occidentale in provincia
di Trapani. Fa parte dei fortunati comuni che sorgono nella Valle del Belice,
omonima del fiume che solca la zona Sud-Ovest dell’isola. Qui, nelle provincie
di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Salaparuta, Santa Ninfa e
Poggioreale, nascono alcuni tesori della gastronomia italiana. sempre più rara
e per questo sempre più ricercata, nasce in questa valle una particolare
cipolla che viene chiamata “La cipolla dolce di Partanna” o Cipudda Partannisa,
in dialetto siciliano. Il territorio partannese è particolarmente adatto alla
coltura della cipolla detta non a caso “partannese” per il terreno sabbioso e
per la ricchezza d’acqua che lo caratterizza. Sono il sapore dolce e le grandi
dimensioni che distinguono la “La cipolla dolce di Partanna” dalle altre
cipolle. Visivamente è a sfoglia larga e di colore rossastro. All’olfatto ha
aroma intenso e delicato, mentre al gusto risulta dolce e di una carnosità
assolutamente unica. Per questi motivi si può tranquillamente consumare fresca
come condimento alle insalate, senza dover convivere poi con il forte
retrogusto tipico di questa verdura!
Dal punto di visto agronomico ha un ciclo primaverile-estivo:
viene trapiantata in pieno campo a primavera. L’estate, quando viene raccolta,
è il momento migliore per assaggiarla.E’ ottima se abbinata alle varie conserve
come la tipica Caponata alla Siciliana con melanzane, capperi e sedani.
Tradizionalmente la si taglia a pezzi grossi e la si aggiunge a queste
preparazioni. E' inoltre insostituibile nei soffritti poiché il suo aroma si fa
sentire gradevolmente senza coprire gli altri odori.
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