L'amministrazione comunale di Roccamena guidata dal Sindaco Ciaccio, su proposta dell'Assessore Lorenzo Lena ha approvato la delibera per l'istituzione della De.Co. lo scorso mese di Luglio.
Le De.Co. (Denominazioni Comunali)
nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le
spiegava: “Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista
una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale,
ma soprattutto un‟importante opportunità per il recupero e la valorizzazione
delle identità e le unicità locali. La De.Co. è “un prodotto del territorio”
(un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il
quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche
identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione
turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura
internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al patrimonio
culinario locale e non solo. Il valore di una De.Co.(Denominazione Comunale) è
quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune,
a memoria futura oppure come occasione del presente, per cogliere
un’opportunità di marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono
al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale e, forse la cosa
più importante, l’autenticità del loro territorio di origine. Occorre togliere il
cibo dalla banale funzione di sostanza capace di dare al corpo solo
apporti calorici e nutrizionali, evidenziandone
i valori culturali, emotivi e sensoriali. Il Menù va inteso come
narrazione di un frammento di civiltà.
La De.Co è un atto politico, nelle
prerogative del Sindaco, che fissa un valore, una carta di identità che i
rilascia dopo aver censito un passato, un presente, e ipotizzato uno sviluppo
futuro.
Per garantire la sostenibilità di una
De.Co. occorrono tuttavia due principi, la storicità del prodotto e l’interesse
collettivo, condiviso e diffuso. Il mito che circonda la maggior parte dei
territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi
e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci De.Co. all’interno di un percorso culturale e
di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali. Non
potendo legare l'azione di forza alla qualità normata dai Reg. comunitari, sta
nell'unicità dell'identità l'azione vincente.
Nel
legame tra l’alimentazione e l’identità,afferma Nino Sutera, il cibo costituisce un’importante cartina
al tornasole dei valori, delle tradizioni, dei riti che appartengono ad una
comunità e che la contraddistinguono dalle altre. Il cibo è allora un punto di
riferimento antropologico, psicologico, linguistico, economico fondamentale,
che testimonia anche i cambiamenti in atto in una società. Basti pensare alla
dieta mediterranea, alla sua riscoperta che, negli ultimi anni, va di pari
passo con il recupero di uno stile di vita naturale e legato alle tradizioni
locali
Ecco in definitiva perché la Denominazione
Comunale, nell’ambito del Borgo
GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, un’attestazione che
lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di
origine In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i
regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect)
sono perfettamente inutili, oltre che dannosi.
Al
terroir, termine francese, preferiamo il latino Genius Loci, un
equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto
irripetibile.. Il "genius loci", definito da Veronelli quale intimo e
imprescindibile legame fra uomo-ambiente-clima-cultura produttiva Il percorso
di GeniusLoci De.Co., ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor
Onlus, prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono
Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e
Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere
con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole
salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della
globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti
e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito”
percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi
ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non
solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei
profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci
stupiscono ed emozionano. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di
un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un
luogo d‟infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco,
l‟obiettivo è recuperare l‟identità di un luogo, attraverso le prelibatezze
storiche e culturali del territorio. Il percorso è stato inserito tra gli
esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO-
“Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori”.
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