lunedì 15 ottobre 2018

Montevago, 2018 Anno nazionale del cibo italiano.


nucciatornatore 
in collaborazione con comunicalo.it
2018 Anno nazionale del cibo italiano.

L'iniziativa si lega al percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co. già 
adottato dal Comune di Montevago 
guidato dall’On Rita La Rocca Ruvolo

 Come il 2016 è stato l'anno nazionale dei cammini, il 2017 l'anno nazionale dei borghi e il 2018 l'anno del cibo italiano, il 2019 sarà l’anno del turismo lento.
  Sarà un ulteriore modo   per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici a alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. Investire sul turismo sostenibile  è una strategia di sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico: un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, e lungo un arco di secoli di civiltà. Una strategia fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici che ci attendiamo per i prossimi anni




All’incontro presso il Baglio Ingoglia del Comune di Montevago, hanno preso parte dopo i saluti del Sindaco On La Rocca Ruvolo, Lillo Sardo componente del CdA dell Ente di Sviluppo Agricolo, Giacomo Graviano Presidente  il presidente della Federazione internazionale giornalisti e scrittori turismo,  e Gundher Di Giovanna, Presidente della Strada del Vino Terre Sicane. All'evento hanno preso parte anche la prof.ssa Caterina Mulè Preside dell'istituto -Amaro Vetrano- di Sciacca, e lo chef Calogero Mauceri. Le conclusioni sono state affidate a Nino Sutera Funzionario Responsabile dell’Azienda Sperimentale  campo Carboj e coordinatore dell’Osservatorio di Neoruralità

Al termine dell’incontro il  pittore francese Pascal Catherine, da una trentina d’anni residente in Sicilia,  è stato nominato    “Custode dell’Identità Territoriale”,  riconoscimento della Libera Università Rurale Saperi & Sapori che attesta l’ufficialità di tutore di un luogo, per aver saputo immortalare attraverso la sua pittura paesaggi incantevoli e unici.



Il percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 di Roma. Il format è stato presentato inoltre :   * VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF * XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo * Al Claster Biomediterraneo Expo 2015


  


                                La Denominazione Comunale è un processo culturale, non è un marchio di garanzia di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine.
In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo (DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili.
Le De.Co. (Denominazione Comunale) nascono da una idea semplice, del grande Luigi Veronelli che così le spiegava: “ attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità”  
terroir, termine francese, preferiamo il latino genius loci, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile.


                                L’ effetto GeniusLoci,   afferma Nino Sutera   ideologo del percorso, è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.Mentre i contenuti innovativi sono:  l’originalità, dal latino oriri, derivare, non solo da un punto di vista topografico, ma culturale, vuol dire non distorcere la voce  del territorio di provenienza.La naturalità, produrre senza interventi estranei all’azione del territorio.L’Identità  dal latino Idem, uguale che non cambia nel tempo, quindi facilmente riconoscibile, perché è il senso del luogo.Infine  la specificità, nel significato dato da Max Weber nel 1919 di qualcosa facilmente riconoscibile per le sue caratteristiche originali (un dolce, un piatto, un evento una tradizione) Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.  Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci  De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.  


                  Abbiamo un patrimonio unico al mondo   che grazie all’Anno del cibo   valorizziamo ancora di più. Dopo la grande esperienza di Expo Milano, l’esperienza agroalimentare nazionale torna ad essere protagonista in maniera diffusa in tutti i territori. Non si tratta di sottolineare solo i successi economici di questo settore, che nel 2017 tocca il record di export a 40 miliardi di euro, ma di ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura.  


giovedì 11 ottobre 2018

Montevago, festa dei prodotti identitari


Due giorni di degustazioni di vini e prodotti tipici della Valle del Belìce, workshop e spettacoli: tutto pronto per la 23^ edizione della Sagra del Vino di Montevago, Borgo GeniusLoci De.Co.


Per Nino Sutera Funzionario Responsabile dell'Azienda Sperimentale campo Carboj,il 2016 è stato l’anno dei Cammini e il 2017 quello dei Borghi. Per il 2018 invece, l’Italia ha messo al centro la sua cultura enogastronomica. Siamo quello che mangiamo. Per questo il cibo è prima di tutto patrimonio culturale di un popolo.



Perché quando si parla di Italia e del suo cibo, non si può certo escludere il patrimonio paesaggistico e artistico che, ancora una volta, ci rende famosi nel mondo. L’infinita varietà di prodotti identitarii, piatti millenari, vini unici fanno dell’Italia l’unico paese al mondo in cui il confine tra arte e cibo non esiste
L’appuntamento è sabato 13 e domenica 14 ottobre. La manifestazione enogastronomica, presentata quest’anno per la prima volta al Vinitaly, è promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Strada del Vino delle Terre Sicane e con il patrocinio dell’assessorato regionale all’Agricoltura. 



'Mentre continua a crescere l’interesse per il turismo enogastronomico in Sicilia, la Sagra del Vino di Montevago rappresenta un’occasione importante - dice il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo - per valorizzare e promuovere il patrimonio agroalimentare, paesaggistico e monumentale del territorio in due giorni all’insegna del gusto, dell’arte e della cultura. La Strada del Vino delle Terre Sicane svolge già un ruolo da protagonista nell’enoturismo e Montevago continuerà a fare la propria parte anche con nuovi progetti che puntano al miglioramento dell’accoglienza turistica e alla crescita economica del territorio'.
'Un evento che si rinnova di anno in anno - afferma l’assessore comunale all’Agricoltura e vicesindaco Giuseppe Arcuri - con l’obiettivo di richiamare sempre più winelovers, visitatori e turisti a Montevago. Oltre alle visite guidate, alle degustazioni e a momenti di intrattenimento anche il workshop dedicato all’Anno del cibo italiano 2018. In collaborazione con le aziende e le associazioni del territorio l’amministrazione continuerà a puntare su agricoltura e turismo, due comparti dalle grandi potenzialità che possono offrire interessanti opportunità anche dal punto di vista occupazionale'.

Programma della Sagra 
Sabato 13 ottobre. Ore 10: visita guidata al vecchio centro tra i ruderi del sisma e animazione in piazza Duomo a cuore dell’associazione Pupilandia. Ore 11: al Baglio Ingoglia workshop 'Anno del cibo italiano' a cura della Libera Università Rurale Saperi e Sapori. Ore 17.30: nei locali della biblioteca S. Ruvolo 'Sorsi di Cultura' con la presentazione del libro 'Magica Sicilia, enogastronomia e cultura tra mare e territorio' di Attilio Vinci. Ore 19.00: piazza della Repubblica, 'Angolo del Gusto' con degustazione di vini e prodotti tipici locali. Ore 20.30 piazza della Repubblica, spettacolo gruppo folkloristico Trinacria Bedda di Monreale. Ore 22, piazza della Repubblica, Skarafunia in concerto.  A seguire la 'Notte bianca del vino'.
Domenica 14 ottobre. Ore 12 Baglio Ingoglia mostra di pittura a cura dell’artista Pascal Carherine; piazza della Repubblica, ore 19, Angolo del Gusto con degustazione di vini e prodotti tipici locali. Ore 19.30, piazza della Repubblica, 'I viddaneddi della Valle del Belìce', musiche popolari e canti dialettali siciliani. Ore 20.30, piazza della repubblica, da Sicilia Cabaret Nino Balistreri. Ore 21.30, piazza della Repubblica, palestra Olimpia Ginnic Center di Caterina Saladino e palestra Step Touch di Mimmo Nuzzo e Fiorella Meli.

mercoledì 3 ottobre 2018

Menfi, Marilena Mauceri Custode dell'Identità Territoriale


nucciatornatore

“Custode dell’identità territoriale”. 
Questo il riconoscimento conferito al sindaco di Menfi 

Arch. Marilena Mauceri 







durante il  

 Talk Show - 2018, Anno del Cibo Italiano
terr@
Territorio Enogastronomia Risorse Rurali @mbientali
alla 23° edizione di 



con

Marilena Mauceri, Sindaco
Antonella Giovinco, Giornalista
Valentina Scollo, Nutrizionista
Nadia Curreri Assessore al Turismo
Giuseppe Bivona, Presidente della Libera Università Rurale
Giuseppe Mazzotta, Responsabile WWF Area Mediterranea
Nino Sutera, Funzionario Responsabile dell'Azienda Sperimentale Campo Carboj
Nicola Caldarone, Capo di Gabinetto Vicario dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura.

Una platea di  consumatori consapevoli, hanno seguito con grande attenzione il Talk Show - 2018, Anno del Cibo Italiano  terr@, magistralmente condotto dalla giornalista Antonella Giovinco.
Inycon festa del vino,
impossibile parlare di Vino senza parlare di cibo, impossibile parlare di Vino senza parlare di terra.
E di terra e di cibo parleremo oggi in questo spazio, in un’edizione che ha fatto della Terra il fil rouge di quest’anno e in anno in cui i Ministeri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dei Beni Culturali e del Turismo hanno dedicato alla valorizzazione dei prodotti che rendono unica e diversa la nostra terra, e che sono invidiati in tutto il mondo, hanno creato questa “dedica” per favorire eventi e iniziative in tutta Italia.

Cos’è che lega terra e cibo, oltre al vino? Il genius loci. La Libera Università Rurale, ne ha fatto un cavallo di battaglia, tanto che ormai si tratta di un concetto sempre più conosciuto e riconosciuto.

Il genius loci è lo "spirito del luogo" che gli antichi riconoscevano come come quell' "opposto" con cui l'uomo deve scendere a patti per acquisire la possibilità di abitare. Un'entità naturale e soprannaturale legata a un luogo e che fu oggetto di culto per gli antichi romani.

Per questo, vogliamo iniziare questo talk condividendo con tutti voi una considerazione, anzi un inno alla vita, contenuto in un post su fb, scritto dalla Prof.ssa Giuseppina Morelli, presidente della Libera Associazione Poeti e Scrittori di Firenze, ospite a Menfi, in occasione della presentazione del libro di Piero Mangiaracina “La mia terra canta”. Vogliamo pubblicamente ringraziare la Prof.ssa Morelli anche per l'elogio a una terra meravigliosa che testimonia ancora una volta come gli ospiti hanno percezione del nostro territorio, e della nostra ospitalità.
Vi leggo un estratto del post, indirizzato a NinoSutera
                << Ci sono luoghi speciali dove il genius loci parla al cuore, entra nell'anima e ispira alla poesia, come Lerici con il suo golfo, dove Shelley e Byron hanno scritto pagine eterne. Ma è anche vero che il genius loci è la magia di un luogo in tutti i suoi aspetti! Io conosco poco il tuo territorio, ma sono rimasta affascinata dalla costa e dal mare cristallino che indubbiamente trasmette grandi emozioni. Mi ha conquistato la gente che ho incontrato per l'apertura e la disponibilità al dialogo ed ho provato sensazioni nuove a gustare i piatti tipici degustando ottimi vini. Sì posso proprio affermare che il genius loci che aleggia nel tuo territorio mi ha conquistato e non vedo l'ora di far scoprire questa magia anche ai soci della mia associazione e agli amici che vorranno accompagnarci in dicembre...... >>
 Un caro saluto

Giuseppina Morelli

                       Il percorso “ Borghi GeniusLoci De.Co.” (Denominazione comunale),   prevede un modello di elementi essenziali di relazionalità che sono il territorio, le tradizioni, la tipicità, la tracciabilità e la trasparenza. 
“Si tratta di un percorso che tutela la storia, le tradizioni del patrimonio culturale comunale ed i sapori tradizionali legati alle produzioni del territori”, spiega Nino Sutera,” poiché costituiscono un inestimabile valore da difendere e preservare. Un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale, rispetto al fenomeno della globalizzazione che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. L’obiettivo è quello di incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali”. 
Il sindaco Marilena Mauceri aggiunge:”ringrazio il dott. Nino Sutera per la consegna del riconoscimento che costituisce un prestigio per l’intera città. Come spiegato dallo stesso Nino, la denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica di un incremento del turismo enogastronomico.


Contestualmente l’Assessore Nadia Curreri, ha ricevuto la pergamena con il logo Borgo GeniusLoci De.Co. “lavoriamo  in sinergia con quanti vogliono contribuire a rendere Menfi una città normale, che punta sul suo territorio, sul vino, ma anche sulle prelibatezze dell’antica cucina contadina, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore”.