giovedì 27 luglio 2023

terza edizione dela manifestazione “Profumo di Zagara"

 

           E’ giunta alla terza edizione la manifestazione “Profumo di Zagara: a Scocca!”, curata dalla Proloco Carruba Asp che ha riscosso il meritato successo di pubblico, arricchito dalla presenza di ospiti illustri e di spessore tra cui il maestro pasticcere cav. Franco Patanè, il dirigente dell’Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura di Catania (IPA)  dott. Giovanni Sutera ed il Presidente provinciale UNPLI Catania sig. Giuseppe Sanfilippo.







 

                La presenza dei sindaci di Giarre e Riposto, il dott. Leonardo Cantarella ed il dott. Davide Vasta, quella del coordinatore provinciale del partito Fratelli d’Italia-Catania, in rappresentanza dell’ARS, dott. Alberto Cardillo, ha conferito all’evento l’ufficialità ed ha sottolineato che le istituzioni tengono a legittimare pratiche di promozione del turismo locale che facciano da traino all’economia locale. La manifestazione si è svolta nei giorni dal 14 al 16 luglio, in cui si sono susseguiti momenti di cultura, canti, balli e percorsi enogastronomici a tema. Essa vide la luce, per la prima volta, circa 40 anni fa quando, la devozione di un illustre cittadino carruboto, il sig. Pippo Licciardello volle dare risalto alla scocca dei limoni, una specialità tipica dei ‘giardini’ sparsi nell’hinterland.






              Successivamente, l’associazione turistica Carruba-Praiola, che ebbe tra gli altri quale presidente il dott. Sebastiano Costanzo, attuale socio fondatore e tesoriere della Proloco di Carruba, ottenne il riconoscimento di manifestazione culturale iscritta all’Albo regionale, portandola ai vecchi fasti che tutti i ‘carruboti’ ricordano con nostalgia. Tre anni fa si palesò la necessità che ci fosse un’associazione alle spalle che potesse patrocinarla degnamente, ed ecco che, dall’idea e dall’impegno dell’attuale presidente Sig.ra Adelaide Russo, che ha voluto riprendere la manifestazione, nacque la proloco di Carruba.

Lo scopo della manifestazione “Profumo di Zagara: a Scocca” è culturale, di promozione sociale e rilancio economico. L’idea è quella di creare una rete di servizi che possa mettere in contatto gli operatori di mercato, dare impulso ed incoraggiare i proprietari a riqualificare i loro ‘giardini’ con la coltivazione del limone dell’Etna che ha ottenuto nel 2020 da parte dell'Unione Europea l'iscrizione nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP). In questo contesto a dare un’impronta culturale sulla coltivazione dei limoni nella tradizione locale è intervenuta  la  dott.ssa Cinzia Oliveri, agronoma e fitopatologa, che porta avanti diversi progetti di ricerca innovativi, attualmente Responsabile scientifico del Progetto ‘Novarancia’, finanziato dal bando Psr 2014-2022, Sottomisura 16.1. La dott.ssa Oliveri ha presentato un excursus storico della coltivazione dei limoni attraverso immagini d’epoca, parlando dei periodi d’oro degli anni ’70, quando dalla stazione ferroviaria di Giarre  e di Acireale partivano migliaia di “vagoni” di limoni verso il nord Italia e l’estero (Germania, Russia..). Un raffronto tra limonicoltura tradizionale e quella moderna ha consentito alla dott.ssa di evidenziare vantaggi e svantaggi di entrambi i sistemi. Il territorio etneo è tradizionalmente vocato alla coltura del limone per le particolari condizioni pedoclimatiche.
Le caratteristiche organolettiche del frutto sono fortemente influenzate dalla vicinanza del Mar Jonio, dalla presenza dell’Etna, e dal tipo di terreno. La denominazione “Limoni dell'Etna” viene attribuita solo ai limoni coltivati secondo il “Disciplinare di produzione”, riservandola alle due cultivar  ‘Femminello’ con  i suoi cloni e ‘Monachello’, e comprendendo le diverse produzioni annuali (Primofiore, Bianchetto o maiolino e Verdello). A conclusione della presentazione, la dott.ssa Oliveri invita gli agricoltori e gli enti rappresentanti il territorio, a promuovere la biodiversità con le pratiche agronomiche locali, con i suoi limoni unici e di pregio, e a favorire l'aggregazione, concentrando l'offerta del prodotto. Occorre superare la frammentazione del nostro sistema produttivo perché ‘da soli non si va da nessuna parte’.

La Proloco si inserisce in questo contesto quale mediatrice attiva – promotrice di un processo che, nell’ottica della conservazione delle tradizioni locali e qualificazione delle stesse, agevola l’inclusione di queste nel panorama globale turistico e sociale, in un circuito di turismo speculare che ormai punta sulle potenzialità naturali del territorio. Ingrediente indispensabile per far crescere questa manifestazione è senz’altro la proficua sinergia che si è già instaurata con i cittadini che hanno a cuore la crescita culturale, sociale ed anche economica dei luoghi in cui vivono e dove vogliono far crescere i loro figli.

A dare un’impronta alle tradizioni, l’intervento dell’illustre maestro pasticcere Franco Patanè che ha proposto e mostrato  la famosa ‘Nivarata al limone’, metodo artigianale storico di preparazione della granita al limone.

A chiusura della manifestazione, la premiazione di n.3 scocche di limoni selezionate sulla base dei requisiti del numero dei frutti, del peso e dell’uniformità. Infine i saluti del dott. Sutera (IPA di Catania), che ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto, nella consapevolezza che queste manifestazioni potranno contribuire a dare dinamismo al nostro comparto limonicolo per accrescere la competitività del settore. 

 

 

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