venerdì 31 marzo 2023

Rete dei Borghi GeniusLoci De.Co.

 

                 La Rete dei Borghi GeniusLoci De.Co. è un iniziativa rivolta ai Comuni che hanno adottato il percorso per la De.Co. o che hanno i requisiti per farlo.                         Partners privilegiati della Rete  sono  le Associazioni che a vario titolo si occupano di enogastronomia e di sviluppo locale,  chef,   giornalisti, sommelier,   pro-loco, intenditori e appassionati, candidati ideali a divenire  Custodi dell'Identità Territoriale . 

ADESIONE 




                L'obiettivo è di valorizzare  i prodotti  identitari  e i loro territori meritevoli della Denominazione Comunale.   La denominazione comunale (De.Co.) « è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco », che afferma  il suo primato nel territorio, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore. 

                 Le De.Co. nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli , che così le spiegava: “Attraverso la De.Co.  il « prodotto » del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali.   Veronelli,   enologo, gastronomo e scrittore lombardo,   ideò le De.Co., ha rappresentato e rappresenta il rinascimento dell’  ElaioEnoGastronomia  italiana in tutte le sue espressioni, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per l’affermazione dei territori, e dei prodotti identitari, una lezione di dedizione, onestà intellettuale, e sana partigianeria che rappresenta   l’antesignano  alla sovranità alimentare.  Ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori, a garanzia dei consumatori consapevoli.  E’ in questo scenario che 20 anni addietro è stato  ideato il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.,   un percorso culturale, che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.  La De.Co. è « un prodotto del territorio » (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, ecc.) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies”, viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo. Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche l’udito, perché si racconta e racconta il territorio. 
                 Quando arriva nel piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo. Il termine genius loci, di origine latina, definisce letteralmente il “genio”, lo spirito, l’anima di un luogo è caratterizza l’insieme delle peculiarità sociali, culturali, architettoniche, ambientali e identitarie di una popolazione e l’evoluzione di quest’ultima nel corso della storia. E’ quell’unicum che caratterizza la destinazione, quella particolare atmosfera che rende un posto così speciale agli occhi del visitatore. Il “Genius Loci", definito da Luigi Veronelli quale intimo e imprescindibile legame fra uomo-ambiente-clima-cultura produttiva. «Effetto GeniusLoci» è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore. 
Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.  Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci  De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali. Territorio, Tradizioni, Tipicità, Tracciabilità e Trasparenza: ecco le 5“t” protagoniste del percorso “Borghi Genius Loci De.Co.”.







mercoledì 29 marzo 2023

Corso avanzato “Tecniche di agricoltura di precisione”

 

La Regione Campania  Corso avanzato “Tecniche di agricoltura di precisione”

Il Corso si propone di formare esperti e tecnici nel settore dell’agricoltura di precisione e digitale per il settore agricolo e forestale. Gli obiettivi formativi del Corso sono orientati all’apprendimento teorico–pratico dei concetti di agricoltura e selvicoltura di precisione, alle conoscenze relative alle tecniche di monitoraggio e gestione della variabilità spaziale e al telerilevamento tramite drone, al fine di ottenere mappe operative e di prescrizione. Il Corso consentirà agli utenti di avere una panoramica completa sugli strumenti tecnologici utilizzabili in campo per acquisire ed elaborare dati utili nella gestione delle principali attività agricole presenti sul territorio, quali la selvicoltura, le coltivazioni in pieno campo erbacee e arboree, le colture protette, prestando attenzione ai fattori di sostenibilità che l'agricoltura di precisione affronta sistematicamente. Il Corso è destinato a 50 partecipanti individuati fra aziende e associazioni di settore e/o loro incaricati, professionisti, tecnici oltre che laureati e diplomati interessati all’agricoltura di precisione. PER INFORMAZIONI   lucia.coletta@regione.campania.it

venerdì 24 marzo 2023

Progetto Cheeshal

 

Il Progetto Cheeshal: nuove tecniche di processo e di prodotto con caglio vegetale

Il Progetto Cheeshal, attivato nell’ambito del PSR Sicilia 2014/2020 - Sottomisura 16.1 – DDG 3091 del 15 Ottobre 2020 ha l’obiettivo generale di sviluppare e definire un processo innovativo di filiera per arrivare alla certificazione Halal di produzioni caseari tradizionali. Il progetto vede coinvolte due Unità scientifiche di ricerca quali l’Università degli Studi di Catania con il compito di sviluppare, su scala semi industriale e industriale, un caglio vegetale a base di succo di Kiwi e testarne l’efficacia quale come coagulante vegetale durante il processo di caseificazione e l’Università degli Studi di Messina con il compito di sviluppare e validare il sistema zootecnico di gestione degli animali, la qualità nutrizionale del latte e dei formaggi.

 

Tutti i partner dell’iniziativa:

1)            Caseificio La Cava s.r.l.;

2)            AB Group Soc. Agricola di Amato Vincenzo;

3)            Casina del Cavaliere di Saporito Vincenzo;

4)            Azienda Agricola Grasso Sebastiano Mario;

5)            Azienda Agricola Santa Maria di Virzì di Virzì Santa & C.;

6)            Azienda Agricola Virzì Filippo;

7)            Azienda Agricola Triscari Filippo;

8)            Azienda Agricola Statella Giuseppe;

9)            Azienda Agricola Savoca Calogero;

10)         Università degli studi di Catania;

11)         Università degli studi di Messina;

12)         Studio associato E.DA. di Scalone e Turlà;

13)         Confagricoltura sede di Catania.

La prima fase del progetto ha visto coinvolte, unitamente alla capofila, 7 aziende zootecniche, principalmente in biologico, 5 allevavano ovini di razza Pinzirita e Valle del Belice e 2 anche bovine Pezzata Rossa.

Gli animali venivano alimentati al pascolo e ricevevano una integrazione in stalla con mangimi appositamente formulati e certificati come “privi di grassi animali” e fieno polifita.

Il latte, mensilmente, veniva trasferito dalle aziende presso la capofila Caseificio La Cava per la caseificazione, suddiviso in due aliquote per una caseificazione differenziata, cioè un lotto controllo con caglio standard ed un lotto sperimentale con caglio microbico/vegetale. I formaggi dopo 30 giorni di stagionatura venivano traferiti presso i laboratori delle Università di Catania e Messina.

Per poter studiare le caratteristiche del nostro prodotto, abbiamo preso in considerazione diversi tipi di formaggi ampiamente diffusi sul mercato, che vengono coagulati con un caglio vegetale, per porli a paragone facendo una valutazione e differenziarli per quanto concerne i valori nutrizionali riferiti su 100 grammi di prodotto (kcal, grassi totali, acidi grassi saturi, proteine, carboidrati, zuccheri e sale).

Sebbene sembrino non discostarsi in maniera significativa, in realtà la tabella ha evidenziato come le caratteristiche nutrizionali del formaggio “Cheeshal” abbia diversi punti a favore rispetto agli altri; ciò si nota già a partire dall’energia espressa in kcal per 100 g di prodotto, pari a 307 kcal/100g,  in cui il Cheeshal presenta il valore più basso. Non solo, anche per quanto riguarda il valore espresso in g/100 g di grassi che, se paragonato agli altri, presenta solamente il 23,9 % di cui il 14,99 % è rappresentato da acidi grassi saturi; si tratta del più basso rispetto agli altri, valore molto attenzionato dal consumatore, e di cui i latticini sono particolarmente ricchi.



Cheeshal è l’esempio chiave di un formaggio che può essere integrato nella dieta senza avere un impatto determinante sul valore del colesterolo.  Il valore delle proteine, pari a 21,59/100 g di prodotto, colloca Cheeshal in maniera intermedia rispetto agli altri formaggi, così come il valore dei carboidrati (1,32 g/100g), degli zuccheri (0,8 g/100g) e del sale (1,26 g/100g).

I dati preliminari, quindi, sono molto incoraggianti e ci consentono di affermare che il kiwi in condizioni di sovra-maturazione, che rappresenta oggi uno scarto, può invece rappresentare una risorsa del tutto “green” per la filiera lattiero casearia, andando a costituire un tassello fondamentale per un’economia circolare che guarda ad un futuro ecosostenibile.

 

G.O. Cheeshal

sabato 4 marzo 2023

PAC POST 2022

                                   Il Piano Strategico della PAC 2023-2027 (PSP) rappresenta una strategia ambiziosa rispetto a diversi obiettivi di competitività, sostenibilità ambientale, equilibrio territoriale e qualità degli alimenti, ponendosi in stretta sinergia con altre politiche non strettamente agricole che ne rafforzano, tuttavia, la portata e l’efficacia: dal PNRR alle politiche di coesione. Per la prima volta, tutti gli strumenti finanziabili attraverso i due principali Fondi europei che interessano il settore primario, il FEAGA e il FEASR, rientrano in un unico documento di programmazione comune a livello nazionale, delineando una strategia nazionale per il settore agricolo, agroalimentare e forestale.