lunedì 30 dicembre 2024

ElaioEnoGastronomia : identità territoriale e storytelling”

 

Format talk show “     ElaioEnoGastronomia :   identità territoriale e storytelling”

 

Premessa: il riconoscimento “Sicilia Regione Gastronomica d’Europa 2025” non è una “medaglia al valore” ma una sfidante opportunità di valorizzazione di un patrimonio che è al contempo:

-          culturale perché frutto della millenaria stratificazione di popoli e civiltà;

-          antropologico: perché profondamente legata alla simbologia della terra e del lavoro;

-          religioso: per l’ampia diffusione di cibi devozionali;

-          paesaggistico: perché l’agricoltura ha modellato il territorio, basti pensare al concetto di “jardinu” o a come, ad esempio, nel trapanese uliveti, spighe e vigne si alternino armoniosamente e rappresentino, in modo tangibile, la cultura mediterranea fondata su grano, vite e ulivo;

-          ecologico: perché la varietà morfologica e microclimatica ha donato alla Sicilia una straordinaria biodiversità;

-          ambientale: perché la terra coltivata apporta benefici alla salute collettiva e previene il dissesto idrogeologico;

-          sociale: perché, da sempre, in Sicilia il cibo è condivisione e convivialità e questo significa inclusione e partecipazione;

-          economico: perché la Sicilia del cibo e del vino offre indiscutibili opportunità occupazionali e imprenditoriali tanto in ambito enogastronomico quanto in ambito turistico.

L’obiettivo di questo format punta sul fascino della fascia tricolore, esaltando il ruolo del Sindaco   Custode dell’Identità Territoriale, attraverso  la De.Co. (Denominazione Comunale) quale unico strumento nelle prerogative del Sindaco per valorizzare l’immenso giacimento enogastronomico del proprio territorio. La De.Co. è stata ideata da Gino Veronelli,   che è stato un gastronomo, giornalista, editore, conduttore televisivo, filosofo e anarchico italiano. Viene ricordato come una delle figure centrali nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio enogastronomico italiano. 

Veronelli, ha rappresentato e rappresenta il rinascimento dell’ElaioEnoGastronomia italiana in tutte le sue espressioni, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per l’affermazione dei territori e dei loro prodotti identitari, una lezione di dedizione, onestà intellettuale e sana partigianeria che fa di lui l’antesignano della sovranità alimentare

 Già nel lontano 1956 Luigi   Veronelli scriveva “L’agricoltura e il turismo sono le armi migliori per lo sviluppo e l’affermazione della nostra Italia”. Un’idea decisamente controcorrente considerando il pieno boom economico, ossia quel veloce sviluppo industriale che trasformò l’Italia, il suo modo di vivere, le abitudini, anche alimentari, della popolazione e modificò per sempre l’aspetto delle città, del paesaggio, delle campagne. Anni dopo, Veronelli è tornato sull’argomento precisando che “L’agricoltura di qualità e il turismo di qualità sono le armi per lo sviluppo della nostra patria”.

   Tutto ciò premesso, considerato che IGCAT “Sicilia Regione Gastronomica d’Europa 2025”  prevede, tra gli obiettivi dell’anno, l’attivazione di percorsi, in logica bottom-up, di coinvolgimento delle potenzialità territoriali, di costruzione di sinergie fra tutti gli attori della società, di costruzione di azioni collettive per lo sviluppo rurale e di modelli e stili di vita improntati a criteri di salute e sostenibilità, appare necessario coinvolgere i consumatori siciliani trasformando ciascuna delle occasioni e degli eventi calendarizzati in opportunità di dialogo partecipato e corale che evidenzi e promuova quel patrimonio di cui sopra. Quale strumento migliore, allora, di un talk show interattivo?

Il modello che proponiamo vede la partecipazione chiaramente del Sindaco,    professionisti della Rete Nazionale dei Borghi De.Co., di Ristoworld, Accademici dell’Accademia Italiana Gastronomia e Gastrosofia, giornalisti della Rete del Festival del Giornalismo Alimentare, esperti della Rete Italiana delle Politiche Locali del Cibo, docenti universitari, comunicatori, autori ed altro; questi attori, di volta in volta, dialogheranno con la comunità locale e, al contempo, la presenza di figure di caratura nazionale assicurerà ampia visibilità a ciascun evento/manifestazione.

A differenza dei tradizionali convegni e seminari, nei quali il pubblico ascolta passivamente, la formula del talk show è più fruibile, snella, veloce e partecipativa, accorcia, anche fisicamente, la distanza tra chi parla e chi ascolta, aumentando in tal modo il livello di attenzione, e consente una feconda interazione in una sorta di brain storming collettivo capace di generare idee, proposte e progetti.

 

Casella di testo: 4	Riservatezza e Proprietà Intellettuale


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