Borghi GenusLoci De.Co. “Denominazione Comunale” è un
Percorso culturale per la salvaguardia, la
valorizzazione e la
promozione dell’identità dei luoghi, con le
prelibatezze e le unicità
dei territori.
Il percorso ideato Libera Università Rurale Saper&Sapor
Onlus che ne detiene la proprietà
intellettuale, è adottato da tante Amministrazioni Comunali. Inserito tra gli
esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO-
“Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato: *
Poster Session del Forum P.A. di Roma; * VALORE PAESE economia delle soluzioni,
organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile
dell’AIF · XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di
Palermo e non per ultimo all’EXPO2015 di MILANO.
Bisogna ricordare che non è un percorso per tutti, ne tanto meno tutti i Comuni hanno i requisiti necessari per adottare il percorso Borghi GeniusLoci De.Co. per ovvi motivi
La
denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, che
presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una
progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo
enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo
dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi
prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza
attrattiva nei confronti del visitatore. «E’ proprio a tavola che si esprime
quel “genius loci” che dà il nome all’iniziativa, e che preferiamo al
corrispondente termine francese “terroir”: il menù non è solo una sequenza di
ghiottonerie atte ad appagare i piaceri del palato, ma va anche e soprattutto
inteso come narrazione di un “frammento di civiltà”. Un piatto tipico locale,
quindi, è assimilabile ad un’opera d’arte, perché è un unico ed (altrove)
irripetibile equilibrio di forze ed energie scaturenti da un determinato e ben
definito luogo. «Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto
Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: per il grande enologo, gastronomo e
scrittore lombardo, esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile
legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”. Pertanto il Genius Loci
si visita nel territorio e si assapora nel piatto»
Il mito che
circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una
favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità e di unicità. Aspetti
importanti che collocano l’idea dei Borghi GeniusLoci De.Co. all’interno di un
percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità
territoriali. Il percorso non deve essere visto, ne come una gara di F 1, ne
una corsa ad ostacoli, ma un modello che preveda il coinvolgimento e la
condivisione della città e dei cittadini, per la valorizzazione dell’identità e
della unicità dei territori
Il nostro
obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il
profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali. In questo percorso,
chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, intenditori e appassionati, sono partners
privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’identità territoriale.
In questo contesto, riteniamo che Giuseppe Calcara impegnato nella difesa delle tradizioni locali, va conferito il riconoscimento di Custode dell’ Identità Territoriale che fa parte del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. è viene attribuito a chi si spende quotidianamente per la salvaguardia e la valorizzazione della tradizione e dell’identità dei territori .
I “Custodi dell’identità
territoriale” sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale,
comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza
crescente anche nei confronti del visitatore e del viaggiante, che ritrova nel
territorio, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro
obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il
profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali, storiche e culturali,
ha affermato Nino Sutera.
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